Chi vincerà la lotta per il lavoro: le macchine o i traduttori?

Poco fa in Russia è uscito un libro tanto atteso di Daniel Susskind: “The future without work”: Technology, Automation and[i] how we should respond. E’stato recensito come un libro che fa riflettere e uscito con perfetto tempismo[ii], ma la redazione della casa editrice Individuum è andata oltre: l’incarico della traduzione è stata affidato ad una macchina, Yandex.translate, il sistema di intelligenza artificiale specializzata nelle traduzioni in Russo e la copertina è stata creata dalla rete neurale del medesimo servizio.

La domanda sorge quindi spontanea, com’ è stata la qualità della traduzione eseguita dalla macchina? Meglio chiederlo all’interprete e redattore che ha fatto le correzioni alla traduzione del libro: Aleksandr Dunayev. “Dovevo correggere praticamente ogni capitolo. La traduzione automatica da solo un idea generale di ciò che è scritto”. Io personalmente posso dire che la lingua Russa, essendo altamente sintetica (con genere dei sostantivi e casi, coniugazioni, tempi e aspetti verbali codificati dentro ogni parola tramite prefissi, suffissi e flessioni), non si presta alla traduzione automatica perché ci sono tante sfumature dei significati che dipendono dal contesto e hanno troppe variabili.

Prima spesso gli scrittori famosi si guadagnavano da vivere facendo traduzioni, in attesa del riconoscimento del loro lavoro originale (Samuil Maršak, Boris Pasternak, Vladimir Nabokov e tanti altri). Oggi invece possiamo notare che il settore della traduzione ha subito un forte calo degli stipendi: in Russia il guadagno mensile è in media di 250 euro al mese[i] (non consideriamo la capitale), senza considerare le tasse. In Italia, in media, lo stipendio netto è pari a 1550 euro[ii]. Parzialmente è collegato all’aumento della qualità della traduzione automatica, ma dobbiamo considerare anche la molta concorrenza nel settore. Sicuramente l’epidemia di Coronavirus ha messo a nudo tanti svantaggi dei traduttori umani rispetto alle macchine: oltre al costo di lavoro e alla velocità, è diventato chiaro che le persone possono ammalarsi oppure rimanere bloccate in un luogo per motivi igienico-sanitari, mentre le macchine non devono osservare alcuna quarantena.

Ci sono però anche dei lati positivi: con la possibilità di tradurre praticamente a costo zero in pochi secondi il mercato ha eliminato i traduttori “mediocri”: le persone lavorano dove si cerca la qualità. La traduzione automatica la vedo come un gran strumento nel nostro lavoro, che non può ancora sostituire la partecipazione umana. Possiamo inoltre dire che per le macchine la traduzione dei testi artistici è ancora un compito insuperabile. Forse, dopotutto, ha ragione Daniel Susskind: nel futuro senza lavoro l’occupazione dell’ uomo sarà la ricerca del senso della vita, e io aggiungerei: la creazione della bellezza.

[i] https://finance.rambler.ru/money/45332094-skolko-zarabatyvaet-perevodchik-v-rossii/

[ii] https://www.jobbydoo.it/stipendio/traduttore

 [i] https://us.macmillan.com/books/9781250173515

 [ii] https://www.nytimes.com/2020/01/14/books/review/a-world-without-work-daniel-susskind.html

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